Le sue umili origini, la limitata scolarizzazione frutto di quei tempi, le vicissitudini che lo hanno visto protagonista, non gli hanno impedito di farsi apprezzare
per la viva intelligenza e la sensibilità di animo.
Per ogni evento della vita comunitaria (feste religiose, commemorazioni civili, incontri conviviali), non da ultime le emozioni che riusciva a cogliere dall'alternarsi
del giorno con la notte, delle stagioni e dei fenomeni della natura, amplificati dal loro verificarsi nel territorio di elezione, ha saputo scrivere versi (le sue "poesie")
puntualmente letti e recitati verso la platea che di volta in volta apprezzava le sue composizioni.
La sua "attività poetica" nel 1991 gli ha valso il riconoscimento nell'ambito del
"II Concorso Poesia" sul tema "ESPERIENZE CONTADINE" indetto dalla Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti, in occasione della V Assemblea Nazionale dei Pensionati
(Roma 2 e 3 Maggio 1991).
Nei suoi diari è stato rinvenuto lo scritto intitolato
"La primula e la violetta", recante l'indicazione
"Poesia premiata a Roma". Trattasi della poesia che gli ha favorito il premio nel Concorso
de quo.
Parimenti, emerge anche
"I lavoratori della terra", recante le indicazioni
"Dedicata ai lavoratori della terra - Maggio 1991 -
Viaggio a Roma".
Nella sezione
Le Poesie ho voluto riportare i testi dei componimenti rispettando l'ortografia originale, pur se a volte formalmente scorretta, per non rischiare di
alterare nella forma e nei contenuti l'assunto dell'autore.